Die elektronische Musik ist eine Revolution. Sie ist mit der schöpferischen, zerstörerischen Kraft des Neuen beseelt. Sie eröffnet der Musik ungeahnte Perspektiven und versündigt sich doch gegen sie, indem sie gewisse Klischees immer und immer wieder bedient. Elektronische Musik ist ein kritisches Instrument. Sie kann die fragwürdige Ideologie unserer durchtechnifizierten Welt blossstellen, ja für den Moment sogar aufheben und zerschlagen. Wenn die Idee der Utopie in der Musik heute noch einen Platz hat, dann in der elektronischen Musik. Lassen wir den Kitsch, das Pathos und die Technik hinter uns und fangen wir an, uns eine Welt aus Tönen zu bauen, in der wir würden leben wollen. (Björn Gottstein)
(04:18)
La musique électronique est une révolution. Elle est animée par la force à la fois créatrice et destructrice du Nouveau. Elle ouvre à la musique des perspectives encore inouïes et tout à la fois pèche contre elle en utilisant sans arrêt certains clichés par trop rebattus. La musique électronique est un instrument critique. Elle pourrait même tourner en ridicule l’idéologie douteuse de notre monde ultratechnologique. Si l’utopie a encore une place en musique, qu’elle la trouve au moins dans la musique électronique ! Laissons le kitsch, le pathos et la technique derrière nous et construisons un monde de sons dans lequel nous aimerions vivre.
La musica elettronica è una rivoluzione, animata dalla forza creatrice e distruttrice del nuovo. Essa rivela alla musica prospettive impreviste e tuttavia compie peccato nei suoi confronti utilizzando alcuni cliché più e più volte. La musica elettronica è uno strumento critico che può compromettere l’ideologia discutibile del nostro mondo tecnicizzato. Anzi, al momento, essa può perfino cancellarla e mandarla in frantumi. Se l’idea dell’utopia ha ancora un posto nella musica d’oggi, questo è nella musica elettronica. Abbandoniamo il kitsch, il pathos e la tecnica dietro di noi e incominciamo a costruirci un mondo a partire dai suoni, quel mondo in cui vorremmo vivere
Electronic music is a revolution. It is animated with the creative, destructive force of the New. It opens unprecedented perspectives to music, and yet sins against it by the reiterated abuse of the same old clichés. It could even ridicule the doubtful ideology of our overtechnologized world. If utopia still has a place in music today, then be it in electronic music. Let us leave kitsch, pathos and technique behind us and start to build a sound world for ourselves that we would want to live in.
(Quelle: http://www.dissonance.ch/de/archiv/hauptartikel/191)
La musica elettronica è una rivoluzione, animata dalla forza creatrice e distruttrice del nuovo. Essa rivela alla musica prospettive impreviste e tuttavia compie peccato nei suoi confronti utilizzando alcuni cliché più e più volte. La musica elettronica è uno strumento critico che può compromettere l’ideologia discutibile del nostro mondo tecnicizzato. Anzi, al momento, essa può perfino cancellarla e mandarla in frantumi. Se l’idea dell’utopia ha ancora un posto nella musica d’oggi, questo è nella musica elettronica. Abbandoniamo il kitsch, il pathos e la tecnica dietro di noi e incominciamo a costruirci un mondo a partire dai suoni, quel mondo in cui vorremmo vivere
Electronic music is a revolution. It is animated with the creative, destructive force of the New. It opens unprecedented perspectives to music, and yet sins against it by the reiterated abuse of the same old clichés. It could even ridicule the doubtful ideology of our overtechnologized world. If utopia still has a place in music today, then be it in electronic music. Let us leave kitsch, pathos and technique behind us and start to build a sound world for ourselves that we would want to live in.
(Quelle: http://www.dissonance.ch/de/archiv/hauptartikel/191)